brand tesla in the front of the factory

Al di là del fascino e della “fashion”, i fatti.

Tesla l’azienda statunitense produttrice di auto elettriche sino a poco tempo fa decantata come il faro dell’innovazione industriale del 21esimo secolo ha cominciato a rivelarsi per quello che è, molto fumo e poco arrosto.

I suoi stabilimenti produttivi sorgono su quelli della ex NUMMI (New United Motor Manufacturing Inc.) la joint venture creata da General Motors e Toyota tra il 1984 e il 2010.

Tesla sin dall’inizio delle sue attività attraverso Il suo fondatore e CEO Elon Musk ha voluto sfidare i paradigmi dell’industria dell’automobile con una visione futuristica dei processi produttivi.

Tutta l’esperienza di lean production maturata negli ultimi decenni dai migliori automakers non contava.

Il messaggio era chiaro; la produzione è un problema tecnico ingegneristico e la soluzione è l’automazione.

Elon Musk ha spinto questa visione fino al punto rivelato in una conferenza stampa del 2016: “stiamo spingendo i robots fino ai limiti di velocità ai quali possono operare, stiamo chiedendo ai nostri fornitori di costruire robots molto più veloci e i fornitori sono scioccati dalle nostre richieste perché nessuno prima gliele aveva fatte”.

Il confronto di produttività tra il vecchio stabilimento NUMMI e Tesla è però impietoso:

AUTOMAKERS PRODUZIONE 2006 PRODUZIONE 2017
NUMMI 430.000
TESLA 100.000
Auto prodotte per addetto Auto prodotte per addetto
NUMMI 74
TESLA 11

I problemi di tesla non sono solo relativi alla produttività ma anche alla qualità del prodotto; essa si è infatti rivelata scadente.

Recentemente Elon Musk ha ammesso di essersi sbagliato sulla vision: “L’eccessiva automazione in Tesla è stato uno sbaglio” e in un seguente tweet: “Per essere preciso, il mio sbaglio: Gli esseri umani sono sottovalutati”.

Oggi Tesla per raggiungere la produzione che il mercato da anni gli chiede e non ha mai raggiunto, sta assemblando le auto sotto delle tende nel deserto:

Tesla production line under a tent in the desert

Gli esperti della lean production potranno notare come questa linea di assemblaggio sia lontana anni luce dai principi lean e non applichi affatto le sue metodologie.

tesla is notapplying lean principles

Oggi dopo aver disatteso tutte le attese del mercato in termini di soddisfazione di consegne ai clienti e di qualità del prodotto, l’azienda è difficoltà.

Le ragioni profonde delle difficoltà

La cultura della Silicon Valley applicata al manufacturing non funziona.

I costruttori di automobili hanno processi molto strutturati per disegnare e costruire automobili. I disegni delle auto sono fatti con anni di anticipo rispetto alla produzione e si fanno test molto estensivi prima di far entrare in produzione i nuovi modelli.

Questo è l’esatto contrario di quello che succede col software.

Perché è così facile modificarlo e distribuirlo, le aziende di software valutano in primis la creatività, la rapidità di interazione nel processo di sviluppo e la distribuzione sul mercato.

Musk ha fatto i suoi primi milioni di dollari col software e naturalmente ha avuto la tendenza ad usare l’approccio agile all’industria dell’automobile.

Nell’articolo di Ars Technica (citato al fondo) John Shook uno dei massimi esperti di Lean Production dice: “Ogni cosa a proposito di Tesla è supposto che debba essere veloce: la macchina, il processo di sviluppo, il lancio, la produzione”.

Poi aggiunge: “L’approccio di Tesla è il seguente: cominciamo a produrre la macchina ancora prima di aver finito di disegnarla. Perché comunque, quello che stiamo costruendo, anche se i clienti lo hanno pagato è una versione beta”.

Questo tipo di approccio può andare bene solo nell’industria del software, dove un programmatore può cambiare una linea di codice e poi schiacciando un bottone ricostruire completamente il prodotto.

Nell’industria manifatturiera questo non funziona. Un cambio nel disegno originale implica tra l’altro molte variazioni in altri componenti e attrezzature per costruire le parti ridisegnate.

“Agile” versus “Lean Production”?

C’è del buono in tutte e due le metodologie, ma nel caso dell’industria dell’automobile non è per niente saggio gettare (come ha fatto Musk) anni e anni di esperienze positive fatte con la lean production per abbracciare una visione parziale proveniente da un altro tipo di industria.

La capitalizzazione di Tesla in borsa è ancora alta ma il suo livello fino ad ora è stato raggiunto solo grazie all’abilità di Musk di inspirare la sua visione agli investitori in borsa.

L’azienda dall’inizio delle sue attività non ha ancora fatto profitti.

Se continua così, credo che non ne farà mai.

 

Autore:

Mario Mason

m.mason@arvenys.com

Biografia:

Mario Mason è un consulente in Lean Manufacturing con + di 15 anni d’esperienza nel portare i propri clienti a raggiungere miglioramenti di produttività in doppia cifra. Mario Mason è anche un coach certificato della scuola internazionale di Meta-Coaching e un trainer di PNL.

Risorse:

ArsTechnica: Experts-say-tesla-has-repeated-car-industry-mistakes-from-the-1980s

https://arstechnica.com/cars/2018/04/experts-say-tesla-has-repeated-car-industry-mistakes-from-the-1980s/

IndustryWeek: Tesla vs. TPS: Seeking the Soul in the New Machine

https://www.industryweek.com/operations/tesla-vs-tps-seeking-soul-new-machine

Automotive News: Tesla’s real capacity problem: Too many people

http://www.autonews.com/article/20170611/OEM01/170619951/teslas-real-capacity-problem:-too-many-people

 

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