BUSINESS CONTINUITY: 3 PARADIGMI E 5 DOMANDE STRATEGICHE PER AUMENTARE LA SUA LUNGIMIRANZA IN UN CONTESTO CAOTICO.

Potere prendere velocemente giuste decisioni anche in assenza di dati necessari.

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VUCA esisteva prima del concetto stesso!

Fu nel 1987 che l’acronimo VUCA fu utilizzato per la prima volta per descrivere la volatilità, l’incertezza, la complessità e l’ambiguità delle situazioni generali dell’epoca.

Ma lo storico greco Polibio diceva già 2.200 anni fa:

 “In precedenza, gli eventi che si svolgevano nel mondo non erano collegati tra loro. Ora sono tutti interdipendenti”

Se guardiamo al passato, ogni periodo, ogni area ha dovuto affrontare il proprio contesto per trovare le risposte giuste e il contesto VUCA del 1987 non è certamente lo stesso di oggi.

Sarebbe più saggio dire che è il contenuto che cambia nel tempo e non le componenti della VUCA che sono intimamente legate alle attività dell’uomo.

In ogni caso, è ovviamente sbagliato ritenere che la causa del caos attuale sia dovuto al contesto VUCA come spesso si può leggere o sentire. VUCA non è la causa, ma i specifici contenuti, assolutamente lo sono!

Situazioni particolari inedite ed esasperate stravolgono le strategie di tutte le aziende

Nessun paese è risparmiato da queste peculiarità esacerbate

Ondate di crisi di ogni tipo: emergenze sanitarie, bolle finanziarie, guerre, geopolitica e atti terroristici si susseguono a ritmo frenetico con effetti sempre più devastanti.

Globalizzazione sfrenata e disuguale dove si sviluppano pressioni geopolitiche, speculazioni e sovranità nazionali.

Esaurimento di alcune risorse naturali necessarie alla transizione energetica, al quale si aggiunge l’impatto sempre più evidente delle nostre attività sull’accelerazione del cambiamento climatico

Diversificazione dei profili dei consumatori e dei mercati sempre più segmentati che richiedono un’offerta di prodotti e servizi che esaspera una “mass-customization” già molto radicata.

Interconnessione di tutto il pianeta con una elevatissima velocità di trasmissione delle informazioni e delle merci, ma perciò capace di rovinare in poco tempo l’immagine di un individuo o di un’organizzazione.

Accelerazione inedita dell’innovazione in tutti i settori con forti tensioni sulla disponibilità delle risorse naturali, alimentari e sull’occupazione per gestire la transizione energetica.

Sarebbe più pertinente riqualificare quello che stiamo vivendo come un’epoca VUCA-XXL!

Come è attrezzata la mia organizzazione per operare in un contesto VUCA-XXL?

La recente pandemia ha permesso una certa presa di coscienza e di scoprire, a volte anche in modo brutale, dove fossero le vere debolezze, ma anche per fortuna i solidi punti di forza della propria azienda come di riflettere sulle nuove ed improvvise opportunità e minacce.

Ma tutto ciò ha solo consentito (ed è comunque un bene!) di accendere la lampadina della consapevolezza, non quella delle soluzioni.

3 paradigmi utili per mettersi in moto con pragmatismo e lucidità a trovare le giuste soluzioni

Primo: smettere immediatamente di credere che dopo ogni crisi tutto tornerà come prima poiché l’intensità degli sconvolgimenti che provocano, potrà avere reso obsoleto tutto o parte del modello di business aziendale.

Secondo: riconoscere che i successi avuti in passato non sono di alcuna garanzia per le future battaglie quindi, (bis ripetita) è davvero salutare mettere in discussione il proprio business model ed i piani tattici ad esso tutt’oggi associati.

Terzo: smettere di credere che servono tempi lunghi, competenze da Leonardo da Vinci e costi elevati per innovare e che sia meglio aspettare che il leader del mercato innovi per copiarlo velocemente. Chi lo ha fatto durante il lockdown del covid lo dimostra.

Questi 3 paradigmi portano ad analizzare molto da vicino il processo di innovazione.

5 domande altamente strategiche per valutare oggettivamente la performance del suo processo di innovazione.

  1. Quanto tempo ci vuole perché un’idea innovativa sviluppata dalla mia azienda venga copiata dai miei concorrenti e banalizzata dal mio mercato diventando un semplice vantaggio atteso o scontato?
  2. Il mio processo di innovazione è più veloce o più lento rispetto a questo tempo di banalizzazione delle mie innovazioni?
  3. So precisamente cosa fare per aumentare il mio vantaggio concorrenziale oppure so cosa fare per recuperare rapidamente il mio ritardo e riprendere in mano la leadership nel mio mercato?
  4. La mia azienda dispone delle dovute risorse e competenze interne per fare quello che serve a questo recupero?
  5. Il tempo che mi viene imposto dal contesto per fare quello che serve per recuperare la leadership è compatibile con la disponibilità delle risorse e competenze presente in azienda?

Ci troviamo di fronte a un contesto inedito che richiede una revisione radicale del modo in cui concepiamo il nostro business, i nostri prodotti e i processi che li governano

Delle nuove modalità per soddisfare i clienti sono da riconsiderare e anche da inventare.

Il criterio di rapidità con cui la strategia o i processi come lo sviluppo di nuovi prodotti, la produzione o la catena di fornitura dovranno essere ridisegnati è tatticamente la chiave determinante per affrontare questo periodo VUCA-XXL.

Ci sono nuovi mercati che aspettano di essere soddisfatti, altri da conquistare o da riconquistare ma bisogna affrettarsi.

Chi è più rapido a prendere le giuste decisioni in questo contesto VUCA-XXL sfrutterà meglio le opportunità

Bill George, professore della Harvard Business School, dà un significato diverso all’acronimo VUCA per gli strateghi: “Vision, Understanding, Courage and Adaptability”,

A parte coloro che si sentono veramente visionari, penso che la caratteristica più importante tra i 4 sia la capacità di capire cosa sta succedendo perché questa permette in seguito, di avere il coraggio di creare una visione associata per la quale non mancherà di trovare i mezzi per adattarsi.

Ma abbiamo sempre in mano tutti i dati che servono per capire una problematica complessa e prendere rapidamente la giusta decisione?

Come possiamo sapere se prenderemo la decisione giusta se la maggior parte delle volte non abbiamo i dati necessari, ma solo sfocate intuizioni non necessariamente correlate?

La doppia condanna

In termini di elaborazione della strategia, non prendere la decisione giusta significa spendere denaro e risorse per attività che non contribuiscono alla strategia e non averli più per realizzare le giuste attività che avrebbero dovuto contribuire alla strategia.

Ecco la “doppia condanna”!

  • Come evitare questa situazione?
  • Come sapere che sono il 20% delle azioni elencate nel piano strategico che contribuiranno all’80% dei risultati attesi?

Da soli si va veloci, in squadra si va lontano

In un contesto VUCA-XXL, questa nota massima diventa “Da soli si va veloci… nel muro, in squadra si evitano gli ostacoli”

Ci sono troppi parametri interdipendenti e contraddittori che spesso cambiano molto velocemente per potersi fidare dell’intuizione di una sola persona, per quanto preparata possa essere.

E anche se fosse possibile, ciò permette agli altri manager di partecipare al ragionamento che precede la decisione? Renderli solidali con la decisione e impegnati nell’azione? No, certo che no!

Chi può oggi permettersi il lusso di sbagliare nelle decisioni più strategiche facendo prendere all'azienda una direzione verso la quale si perderà?

Si tratta di un problema ben noto che anche noi abbiamo spesso affrontato quando abbiamo sviluppato la strategia dei nostri clienti.

È per facilitare questo processo decisionale che abbiamo sviluppato OptimalDecision™, una web application molto semplice da usare, ma decisamente performante. Essa comporta:

  • Un algoritmo efficace:
    • Per oggettivare il processo decisionale in presenza di un numero significativo di criteri
    • Chi è in grado di rilevare i difetti del tuo ragionamento e avvisarti
    • Che suggerisce alternative logiche per «riparare» i difetti del vostro ragionamento
  • Una app collaborativa:
    • Per tener conto del voto di più persone evitando le influenze reciproche
    • Per prendere decisioni in team anche se le persone non sono presenti nello stesso luogo
  • Dati archiviati, sicuri e sempre disponibili:
    • Accesso limitato con codice di accesso
    • Cloud interno o esterno per il backup
    • Aggiornamento rapido di dati e risultati in caso di modifiche e aggiornamenti
    • Consultabile su smartphone

In questo contesto VUCA-XXL, OptimalDecision™ è lo strumento che renderà il vostro processo decisionale molto più efficiente per:

  • Minimizzare l’impatto della componente emozionale e soggettiva sempre presente nell’elaborazione delle strategie
  • Confrontare diversi scenari tra di loro per scegliere con certezza, il più vantaggioso
  • Rapido aggiornamento dei dati e dei risultati in caso di cambiamenti del contesto o delle sfide
  • Scegliere le azioni più pertinenti e quindi più contribuenti alla realizzazione della tua strategia

Potrete trovare maggiori informazioni su OptimalDecision™ cliccando sull’icona qui sotto. È gratuito e senza impegno.

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